Nel mondo digitale, l’unica costante è il cambiamento. E questo vale, in particolare, per i social media. Se fino a qualche anno fa ogni piattaforma aveva un’identità ben definita — Instagram per le foto, YouTube per i video lunghi, LinkedIn per i contenuti statici professionali — oggi questi confini sono sempre più sfumati
Nel 2025 assistiamo a una vera e propria dove video brevi, caroselli e contenuti interattivi dominano ogni feed, e le piattaforme si rincorrono aggiornando algoritmi e funzionalità per trattenere l’attenzione degli utenti.
Abbiamo raccolto tutto questo in una guida pratica e approfondita, pensata per chi lavora nel marketing, nella comunicazione o nella strategia digitale: una vera e propria dispensa formativaper comprendere come stanno cambiando i social media, quali contenuti funzionano, e su quali canali puntare nel 2025.
Ma non si tratta solo di video “snack”: anche i contenuti lunghi stannovivendo una nuova stagione, soprattutto su YouTube e TikTok, dove la narrazione approfondita conquista sempre più utenti
Allo stesso tempo, assistiamo alla rinascita dei caroselli: post multi-slide capaci di raccontare storie, guidare all’acquisto, spiegare un servizio o condividere informazioni con un’estetica coinvolgente. I social stanno diventando ecosistemi narrativi, dove la differenza non la fa solo il formato, ma la capacità di comunicare con autenticità, coerenza e intelligenza creativa.
📌 Instagram: riformatta il feed con preview rettangolari, dà massima visibilità ai Reels ma valorizza di nuovo i caroselli. L’introduzione dell’app “Edits” migliora la produzione video interna. L’algoritmo premia la costanza e l’originalità.
📌 TikTok: sempre più orientato anche a contenuti educativi e long-form (fino a 60 minuti). I caroselli fotografici ottengono engagement record. In arrivo TikTok Notes, un’app parallela solo per immagini e testi.
📌 YouTube: evolve da piattaforma di contenuti lunghi a realtà sempre più verticale. Shorts in forte crescita, ma anche video da 1-3 ore ottengono grande visibilità. Il pubblico si sposta sempre più sulla fruizione da smart TV.
📌 LinkedIn: spinge sui contenuti video per aumentare l’engagement, soprattutto con un pubblico giovane e professionale. Le aziende puntano su contenuti creati dai dipendenti (Employee Generated Content) e frame estratti da webinar o podcast.
📌 X (ex Twitter), Bluesky e Threads: testano nuovi feed video e puntano a intercettare utenti orfani di TikTok, in caso di limitazioni globali. Potrebbero diventare luoghi alternativi per creator e brand innovativi.
Ecco 3 leve chiave su cui puntare nel 2025:
Nel 2025 assistiamo a una vera e propria dove video brevi, caroselli e contenuti interattivi dominano ogni feed, e le piattaforme si rincorrono aggiornando algoritmi e funzionalità per trattenere l’attenzione degli utenti.
Abbiamo raccolto tutto questo in una guida pratica e approfondita, pensata per chi lavora nel marketing, nella comunicazione o nella strategia digitale: una vera e propria dispensa formativaper comprendere come stanno cambiando i social media, quali contenuti funzionano, e su quali canali puntare nel 2025.
La trasformazione dei formati: dai post statici ai contenuti video
Ivideo brevi(come i Reels, gli Shorts e i contenuti di TikTok) hanno ormai conquistato tutte le piattaforme, diventando il formato con il più alto tasso di coinvolgimento.Ma non si tratta solo di video “snack”: anche i contenuti lunghi stannovivendo una nuova stagione, soprattutto su YouTube e TikTok, dove la narrazione approfondita conquista sempre più utenti
Allo stesso tempo, assistiamo alla rinascita dei caroselli: post multi-slide capaci di raccontare storie, guidare all’acquisto, spiegare un servizio o condividere informazioni con un’estetica coinvolgente. I social stanno diventando ecosistemi narrativi, dove la differenza non la fa solo il formato, ma la capacità di comunicare con autenticità, coerenza e intelligenza creativa.
I trend 2025 piattaforma per piattaforma
📌 Facebook: resta il social più usato al mondo, con oltre 3 miliardi di utenti. Spinge fortemente su reel e storie, e il suo algoritmo favorisce i contenuti provenienti da account non seguiti. Ottimo per intercettare pubblici trasversali, soprattutto in fascia 30-55 anni.📌 Instagram: riformatta il feed con preview rettangolari, dà massima visibilità ai Reels ma valorizza di nuovo i caroselli. L’introduzione dell’app “Edits” migliora la produzione video interna. L’algoritmo premia la costanza e l’originalità.
📌 TikTok: sempre più orientato anche a contenuti educativi e long-form (fino a 60 minuti). I caroselli fotografici ottengono engagement record. In arrivo TikTok Notes, un’app parallela solo per immagini e testi.
📌 YouTube: evolve da piattaforma di contenuti lunghi a realtà sempre più verticale. Shorts in forte crescita, ma anche video da 1-3 ore ottengono grande visibilità. Il pubblico si sposta sempre più sulla fruizione da smart TV.
📌 LinkedIn: spinge sui contenuti video per aumentare l’engagement, soprattutto con un pubblico giovane e professionale. Le aziende puntano su contenuti creati dai dipendenti (Employee Generated Content) e frame estratti da webinar o podcast.
📌 X (ex Twitter), Bluesky e Threads: testano nuovi feed video e puntano a intercettare utenti orfani di TikTok, in caso di limitazioni globali. Potrebbero diventare luoghi alternativi per creator e brand innovativi.
Come massimizzare il potenziale: strategie per le aziende
In questo scenario fluido, serve una visione strategica chiara. I contenuti non vanno solo “pubblicati”, ma progettati con una logica narrativa, analitica e misurabile.Ecco 3 leve chiave su cui puntare nel 2025:
- Big Data & Performance: analizza i formati e i canali che convertono davvero. Ogni piattaforma ha il suo pubblico e il suo algoritmo.
- Contenuti nativi: non adattare, ma crea contenuti ad hoc per ogni social. Il linguaggio deve essere coerente col contesto.
- Video + Carosello: la combinazione vincente del 2025. I video catturano, i caroselli spiegano e convincono.
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